giovedì 7 marzo 2019


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È considerato il precursore dell'informatica, della neuroinformatica e del calcolo automatico: fu inventore di una calcolatrice meccanica detta Macchina di Leibniz; inoltre alcuni ambiti della sua filosofia aprirono numerosi spiragli sulla dimensione dell'inconscio che solo nel XX secolo, con Sigmund Freud si tenterà di esplorare. Leibniz è uno dei massimi esponenti del pensiero occidentale, nonché una delle poche figure di "genio universale"; la sua applicazione intellettuale a pressoché tutte le discipline del sapere ne rende l'opera vastissima e studiata ancor oggi trasversalmente.






afferma che: 
  1. il nostro è il migliore dei mondi possibili, infatti Dio ha scelto il meglio secondo ragione tra infinite possibilità: la libertà divina coincide con la razionalità; 
  2. nel mondo vi sono infinite sostanze individuali: le monadi, cioè centri di forza semplici, immateriali e privi di estensione, ma anche entità complete e autosufficienti, dotate di capacità rappresentative, come la percezione, ovvero l'attività mediante la quale le monadi percepiscono in modo oscuro e confuso le cose esterne e l'appercezione, cioè la coscienza chiara e distinta dell'attività percettiva; 
  3. vi sono tre tipologie di monadi:
  • quelle del tutto prive di coscienza;
  • gli animali;
  • gli spiriti superiori;
queste sono create da Dio che è la monade suprema, il quale pone tra le monadi un'armonia          prestabilita, grazie alla quale vi è un accordo perfetto tra gli eventi che accadono in ciascuna di esse e tra quelli che accadono nelle altre; 

      4. la volontà divina si distingue in: 
  • volontà antecedente: Dio, in termini assoluti, tende unicamente al bene;
  • volontà conseguente: Dio, tenendo conto delle condizioni di realizzazione del bene, tende al meglio possibile;
pertanto Dio permette il male in vista del bene, ad esempio permette il peccato avendo scelto come bene maggiore di dotare l'uomo di ragione e libertà; 

sostiene: 
  • una concezione dinamica della realtà in cui a fondamento della realtà meccanicistica vi è una dimensione sostanziale metafisica, cioè una forza viva che è l'essenza delle sostanze individuali; 
elabora: 
  1. un metodo logico per matematizzare il pensiero, cioè per ridurre le operazioni mentali a un calcolo
  2. una distinzione tra: 
  • verità di ragione, ovvero verità necessarie in cui il predicato è implicito nel soggetto da cui può essere dedotto con necessità; queste riguardano il mondo della logica e si fondano sui principi di identità e non contraddizione;
  • verità di fatto, ovvero verità contingenti i cui predicati non possono essere dedotti dal soggetto e il cui contrario è sempre possibile; queste riguardano il mondo reale e si fondano sul principio di ragion sufficiente;  
intende: 
  • giustificare l'ordine del mondo e la giustizia divina, attraverso una visione metafisica ottimistica: "il nostro è il migliore dei mondi possibili nonostante la presenza del male in esso";
nei saggi di teodicea affronta un interrogativo fondamentale: "perché Dio, che è causa di tutto, pur essendo onnisciente e onnipotente ha creato il male?" 
egli risponde che: 
  • Dio non poteva creare un mondo perfetto, perché quest sarebbe stato identico a lui, pertanto nel mondo esiste il male anche se non è predominante sul bene; 
  • il male coincide con la mancanza di essere e di bene e può essere di tre tipi: 
  • il male metafisico;
  • il male fisico;
  •  il male morale o peccato

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